I talenti di Giuseppe Continenza sul palco del Kabala

Feb 6, 2012

Talenti sotto i riflettori grazie al progetto “Kabala Academy”. Giovedì 9 febbraio (inizio concerto ore 21) il secondo appuntamento della rassegna ideata per dare visibilità e soprattutto un palco ai giovani artistiti. Un laboratorio musicale permanente che in sinergia con diverse prestigiose scuole musicali del territorio porterà sul palco del jazz club Kabala a Pescara (c/o Ponte Vecchio via Nazario Sauro) live di assoluta qualità. Questa volta saranno gli studenti dell’European Musician Institute di Giuseppe Continenza ad esibirsi insieme ai loro insegnanti.

Lo sguardo di Continenza, uno dei più apprezzati chitarristi jazz al di fuori dei confini nazionali, non rimarrà severo a giudicare dietro le quinte.“Suonerò, insieme ad altri colleghi insegnanti, con gli studenti, nei fatti giovani professionisti, sarà un concerto vero, bello ed imprevedibile. Ho sposato da subito l’idea del Presidente del Kabala Giancarlo Alfani, fare di tutto per dare professionalità alle nuove leve, per metterli in condizione di misurarsi con il mercato lavorativo. Il tutto sposa la filosofia della mia scuola, aperta ormai dal lontano 1993 dopo il mio ritorno dagli Stati Uniti, professionalità e preparazione. Bisogna studiare tantissimo, specializzarsi, ma poi riuscire a fare marketing di se stessi e sotto questo aspetto in Italia  siamo ancora lacunosi e poi ovviamente l’incentivo a suonare dal vivo deve essere il più grande possibile”.

L’ingresso  al concerto è libero e non è necessario essere soci dell’Associazione Kabala (per maggiori info e prenotazioni 085-4511302; 329-4113639). Un concerto imprevedibile, si diceva, ma non sono escluse affascinanti escursioni nella bossa nova. Giuseppe Continenza infatti sta per ultimare il suo nuovo cd, in uscita nei prossimi mesi. Un lavoro prestigioso, un tributo a Antonio Carlos Jobim che vedrà al fianco del chitarrista, tra gli altri,  il grande bassista francese Dominique Di Piazza e Gene Bertonicini, le leggendarie sei corde che accompagnarano Wayne Shorter per il suo primo album. Non sono escluse, dunque, piacevoli sorprese.

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